All’Università Magna Graecia di Catanzaro si è concluso il Congresso nazionale di Otorinolaringoiatria Rinosinusite cronica con poliposi nasale
Evento organizzato dal professore Nicola Lombardo, direttore dell’Unità operativa complessa dell’Azienda ospedaliera Renato Dulbecco
PUBBLICITA'
Si è concluso il Congresso nazionale di Otorinolaringoiatria Rinosinusite cronica con poliposi nasale e apnee ostruttive notturne. L’evento organizzato dal professore Nicola Lombardo, direttore dell’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell’Azienda ospedaliera universitaria Renato Dulbecco di Catanzaro, si è svolto nella sede del Campus "Salvatore Venuta" dell’Ateneo catanzarese. Oggetto del convegno, al quale hanno partecipato 18 cliniche universitarie, cinque grandi ospedali del territorio italiano, la discussione di due patologie molto diffuse sul territorio nazionale: la rinosinusite cronica con poliposi nasali e la sindrome delle apnee ostruttive notturne.
«In questo percorso - ha spiegato il professore Lombardo - mi sono avvalso di due personalità dell’Otorinolaringoiatria italiana che sono il professore Gaetano Motta professore ordinario e direttore della cattedra di Otorinolaringoiatria dell’Università di Napoli Vanvitelli e il professore Claudio Vicini direttore dell’Unità operativa complessa dell’ospedale di Forlì». Uno dei temi principali, fra le molteplici sessioni di tavole rotonde e lezioni magistrali sulle tematiche al centro del convegno, è stato quello dell’importanza della cura della poliposi nasale mediante l’ utilizzo di farmaci biologici, aspetto sul quale l’Università Magna Grecia di Catanzaro rappresenta davvero un punto di riferimento nazionale grazie al professore Lombardo e alla dottoressa Piazzetta. Altro argomento al centro dell’iniziativa è stato quello della sindrome delle apnee ostruttive notturne, una patologia di estrema e notevole frequenza che coinvolge tutti i nostri organi in particolare la circolazione il cuore e anche le funzioni cognitive quindi il cervello. Fare una diagnosi precoce, come è stato sottolineato nel corso dell’incontro scientifico, è di importanza fondamentale. Nel corso del convegno inoltre è stata illustrata quella che tra le terapie quella chirurgiche, si sta imponendo negli ultimi decenni come una delle soluzioni di scelta non in competizione ma in integrazione con quelle che sono le alternative quali il ventilatore, i dispositivi endorali, la terapia posizionale, il dimagramento, tutto ciò che può servire per aiutare il paziente affetto da tale patologia, a respirare meglio di notte. Si è trattato in conclusione di un confronto tra esperti davvero molto interessante e soprattutto molto utile, considerando le ricadute del fenomeno a livello individuale e anche familiare.